La nostra avventura nel mondo del trekking è in continua esplorazione di luoghi incantevoli della Lombardia. Per questa occasione abbiamo scelto come destinazione il Monte Grona, una montagna delle prealpi luganesi alta 1.736 m s.l.m., e la cappella di Sant’Amate (1.623 m s.l.m.) situate nel comune di Plesio in provincia di Como.
Anche se il meteo prevedeva nuvoloso e pioggerellina in mattinata, siamo stati molto fortunati perché il tempo era perfetto per la nostra giornata di trekking, fresco e soleggiato. Il percorso lo abbiamo fatto il 14 giugno 2020, siamo partiti da Milano verso le 7:30 am e arrivati verso le 9:00 am in via per Carcente a Breglia, dove abbiamo parcheggiato la macchina e intrapreso l’inizio della nostra avventura.

Ci addentriamo nel Monte di Breglia, un percorso in salita che si alterna tra strada asfaltata e strada nel bosco fino ad arrivare al punto che indica direzione verso il Rifugio Menaggio.
Questa prima parte del percorso è stata abbastanza impegnativa per la pendenza del sentiero stesso ma grazie al bellissimo panorama che si allargava man mano che si saliva, ci dava la giusta carica per continuare, così continuiamo nel successivo percorso immerso completamente nel verde.
Le segnavie da seguire sono di color rosso-bianco-rosso e si trovano nella maggior parte dei casi disegnati sulle rocce o sugli alberi del percorso che si sta attraversando.
La strada è sempre in salita, ed è inevitabile fare delle piccole pause per rinfrescarsi con un buon drink energizzante o qualche barretta di cioccolato, il bello di questo percorso invece è il panorama che diventa sempre più bello, una vista del lago di Como che si intravede da subito, ha davvero un suo fascino contornato di nebbia di prima mattina, continuiamo con il percorso tra le betulle e i faggi, che si fa sempre più ripido e non del tutto faticoso, con determinate pause proseguiamo in direzione cappella Sant’Amate, anticipata da un sentiero che porta al Pizzo Coppa, ottimo punto per fare qualche foto con vista il lago di Como.
Si erano già fatte le 13 e proseguiamo a camminare nello stretto sentiero erboso che porta fino alla cappella di Sant’Amate, ed ecco che facciamo una seconda sosta per il pranzo e godersi un panorama di 360°, da una parte hai la visuale completa del lago e alle spalle le alpi, quelle montagne così lontane e così belle da fotografare.
Stiamo su almeno un oretta prima di riprendere il percorso ed arrivare in vetta al Monte Grona, questo secondo sentiero è stato abbastanza faticoso, inizia con una salita ben pendente caratterizzata da guglie rocciose ed oltrepassando passaggi EE, alcuni tratti sono molto esposti e sono disponibili le catene come supporto, ciò non ci ha limitato e con tanto coraggio abbiamo superato le prove durante tutto il percorso.


Una volta arrivati quasi in cima, ecco che davanti a noi si innalza la Cupola sommitale Grona, ultimo step per arrivare alla sua croce posta in vetta, per accedervi bisogna salirci con l’aiuto di un ennesima catena, la salita è fattibile senza molti problemi, mentre, abbiamo trovato abbastanza impegnativa la discesa, ma anche quest’ultima è fattibile soprattutto dopo il tempo trascorso in vetta, scoprendo un bellissimo paesaggio, dalla quale è possibile vedere il Grignone, Monte Legnone, Lago di Como, lago di Piano e di Lugano, un quadro a cielo aperto!

Successivamente, per il ritorno abbiamo scelto di proseguire verso il rifugio Menaggio, la discesa è stata abbastanza impegnativa, passando tra le guglie rocciose e sentieri stretti esposti, ma con cautela siamo riusciti ad arrivare al rifugio, proseguendo successivamente verso Breglia.
Per concludere in bellezza la serata abbiamo brindato bevendoci un bel bicchiere di birra fredda.
In basso il video della nostra avventura.