“Il 2020 non lo avevo immaginato così”, chissà quante volte sarà stata pensata e pronunciata questa frase. Sono passati cinque mesi dall’inizio della pandemia e solo in questa settimana iniziamo a vedere un pò di luce. In Italia, uno dei paesi più colpiti dal Covid-19, è iniziato finalmente la fase 2, una tappa di rilancio per l’economia nazionale, che permette la riapertura di negozi, uffici, ristoranti e alcuni locali, purchè siano idonee nel rispettare le nuove normative disposte dal governo.

Nonostando sia in atto questa fase iniziale di ripresa, ancora non è possibile uscire dalla propria regione, “be quite”, non è una tragedia! C’è sempre un modo di come trascorrere le proprie giornate nella propria regione, la natura ci offre tanto, per questo oggi vi consiglio cinque trekking  da fare nella bella Lombardia, una forma interessante per riavvicinarsi alla bellezza della natura e dimenticare il divano di casa nel weekend.

In questi giorni di riflessione, aspettando le novità del governo, abbiamo valutato la possibilità di svolgere attività outdoor insieme a voi, sempre e quando siamo tutti idonei e rispettando le normative vigenti per non rischiare qualsiasi tipo di contagio. Se è anche vostro il desiderio di inziare a respirare area pulita e vi interessa la nostra proposta, vi invito a seguire il nostro canale Telegram per poter conoscere le nostre date e destinazioni.

Cinque trekking da fare in Lombardia:

VAL DI MELLO

La Val di Mello è il fiore all’occhiello della Val Masino e dal 2009 è diventata una Riserva Naturale. Preserva un equilibrio ambientale che non è stato stravolto dal turismo di massa e che, al contrario, richiama un visitatore attento e sensibile partecipe dello spettacolo che qui la natura offre senza parsimonia. Torrenti spumeggianti, cascate e laghetti, il verde che contrasta con la roccia: un affresco bucolico di rara bellezza.

MONTE LEGNONE

Il Monte Legnone è l’ultimo vero baluardo ad W della catena orobica, separato dal lago di Como dal satellite Monte Legnoncino. Imponente nonostante la quota non così eccelsa domina il piano di Colico, situato ai piedi delle sue irte pareti 2400 m più in basso. La sua forma più cara a tutti gli appassionati è quella che si percepisce da S, dove esso si presenta come una possente piramide dal vertice leggermente mozzo.

GRIGNA SETTENTRIONALE

La Grigna, la cui cima settentrionale è detta anche Grignone, è la regina del lecchese, il suo gruppo è ricco di itinerari interessanti e di ogni difficoltà. L’arrivo in vetta si pone al termine di una bellissima escursione che ha una grande valenza anche dal punto di vista naturalistico.

MONTE DUE MANI

Il monte Due Mani è uno dei dominatori dei panorami di Lecco, perso tra l’inconfondibile e celeberrima mole del Resegone, il Coltignone, il Barro e i vari Moregallo e Corni di Canzo. Incombente su Ballabio e posto come terminale della linea spartiacque che separa la Valsassina dalla Val Taleggio esso rappresenta in tutti i sensi una perfetta sintesi, oltre che ad interporsi tra esse nella linea di orizzonte, tra Resegone e Grignetta.

PIZZO DEI TRE SIGNORI

Si risale un breve tratto della pista di sci per poi deviare a destra in prossimità di un gruppetto di baite, si risale un breve pendio erboso fino ad una bella baita ristrutturata. Subito dietro parte un sentierino che sale nel bosco e con un largo giro porta al Passo Gandazzo (q. 1651 m). Giunti al passo si prende a destra per sentiero segnato n° 101, con una ripida salita che porta ad una piccola sorgente, quindi si perviene al Passo del Toro (q. 1935 m).

Spero che questi consigli vi siano piaciuti, sicuramente l’escursione in mezzo alla natura è un modo per imparare ad ascoltare ciò che ci circonda, dal rumore del vento che fa cadere le foglie degli alberi, al canticchio degli uccelli che gironzolano sopra di te. Fermarsi a guardare le nuvole, e se è possibile attendere le stelle, per me questo è la vera connessione che possiamo avere con la natura. Rifletteteci bene, essere immerso nel verde vi porta ad avere i pensieri di felicità, e lo sapete perché? Perché la natura è pura, è pace, ed è il meglio che abbiamo. La natura non ha motivi per cui soffrire, offrono sempre il giusto contributo al pianeta, ci regalano emozioni e tanto altro senza chiedere in cambio niente. E noi? Noi abbiamo smesso di ascoltarla da troppi anni.